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Bes, the God of Ibiza

El primer nombre de la isla de Ibiza que se dicte por los estudios históricos y arqueológicos es Ibosim, YBSHM, dado por los fenicios que fundaron su primer establecimiento en Sa Caleta en el siglo VII. a.C. y la ciudad que lleva el mismo nombre en el 654 a.C..

La palabra Ibosim, significaba la isla del Dios Bes, protegida y bendecida por el Dios.

La mayoría de los lugares fundados en las antigüedades fueron elegidos más por razones divinas y astronómica que por razones puramente materiales, y la presencia de una deidad protectora era auspicioso en la fundación y creación de nuevas ciudades, templos, lugares en los que vivir. Baste decir que casi todas las catedrales cristianas fueron construidas sobre las ruinas de antiguos templos en los que había corrientes telúricas o especiales fuentes de agua.

Vamos a conocer más de cerca a este Dios que fue menos conocido que otros, pero que parece haber dejado un emprenta en lo que es hoy la isla.

Los Fenicios, los Pueblos del Mar, traíeron con ellos, así como sus costumbres y tradiciones, los dioses que adoraban, saliendo desde la costa este hasta la parte más occidental del Mediterráneo, especialmente en Ibiza y en la actual Túnez donde fundaron Cartago, donde estuve hace poco.

Bes, Dios que es parte del panteón de los dioses del Antiguo Egipto, se piensa fuera originario de Africa ecuatorial y posteriormente introducido en Egipto por posibles invasores. En la iconografía es representado como un Dios enano y barbudo, con una corona de plumas en la cabeza, pieles de pantera en el cuerpo y una cola entre las piernas, a menudo con la lengua fuera.

Fue considerado el Dios de la alegría, el placer, la música, los sueños y de las iniciaciones secretas, protector de las madres y de los niños, presente en el momento del nacimiento para ayudar el parto.

Podemos encontrarlo sincréticamente en el dios griego Pan o en Dionisio, dioses relacionados con la naturaleza y los misterios de la iniciación.

Se muestra tocando instrumentos como el arpa, la lira o el tamboril, o como Dios guerrero listo para derrotar a los enemigos, en los amuletos de protección.

En mi viaje a Egipto el invierno pasado tuve la suerte de poder admirarle en el templo dedicado a Isis y Hathor en Philae y en el templo de Hathor en Dendera, aqui mi post, mientras que en Ibiza se puede encontrar en el Museo de la necrópolis de Puig des Molins.

Ibiza es conocida en todo el mundo por ser una isla de fiesta, música y placer, entonces podríamos decir que hay un sentido lógico por la que fue “bautizada” como la isla protegida por un Dios que encarna en la tierra estas características.

La única diferencia que es importante tener en cuenta y me gustaría analizar es la siguiente.

En la antigüedad todo era considerado y vivido de una manera espiritual, y también el mismo placer, el éxtasis, estaba visto como un medio de transformación e iniciación, y no sólo un fin en sí mismo, como por desgracia sucede hoy en día, causando mal entendidos y una fuerte profanación.

Sin embargo estoy feliz de decir que la fuerte presencia de Bes, y también la de Tanit, de que os hablarè muy pronto, la podemos ver hoy en día en las personas que han optado de vivir en la isla por su magia, por su energía y por su naturaleza, y que honran esta tierra perseguiendo pensamientos y acciones sanas, fundando centros de meditación, centros de yoga y crecimiento personal, cada uno con su propio tipo de camino, pero con el conocimiento de los aspectos invisibles que realmente gobiernan nuestro mundo y nuestro universo.

Un abrazo y buen día.

Natalia

Il primo nome dell’ isola di Ibiza che ci venga tramandato dagli studi storici ed archeologici è Ibosim, YBSHM, dato dai Fenici che fondarono il loro primo insediamento a Sa Caleta nel VII sec. a.C.

La parola Ibosim, IBSHM, voleva significare l’ isola del Dio Bes,  quindi protetta e benedetta dal Dio.

La maggior parte dei luoghi fondati nell’ antichità erano scelti più per ragioni divine e stellari/ astronomiche che puramente  per ragioni materiali e la presenza di una divinità protettrice era di buon auspicio nella fondazione e creazione di nuove città, templi, luoghi in cui vivere. Basti pensare che tutte le cattedrali cristiane furono costruite sulle vestigia di antichi templi in cui vi erano correnti telluriche o fonti d’ acqua particolari.

Andiamo a scoprire più da vicino chi era questa divinità meno conosciuta di altre, ma che sembra avere dato una vera e propria impronta a quella che ancor oggi è la natura dell’ isola.

I Fenici, che possiamo anche riconoscere con i Popoli del Mare, portarono con se oltre che i loro usi e costumi anche le divinità che adoravano, partendo dalle coste orientali fino ad arrivare alla parte più occidentale del Mediterraneo, soprattutto ad Ibiza e nell’ attuale Tunisia dove fondarono Cartagine, della quale vi ho parlato in un mio post.

Bes, Dio conosciuto per fare parte del Panteon degli Dei nell’ antico Egitto, è descritto come originario dell’ Africa equatoriale e successivamente introdotto in Egitto da possibili invasori. Probabilmente proviene dai Pigmei visto il suo aspetto.

Iconograficamente viene rappresentato come un Dio nano e con la barba, con una corona di piume in testa, pelli di pantera nel corpo e una coda in mezzo alle gambe, spesso con la lingua fuori. Era considerato il Dio della gioia, del piacere, della musica, dei sogni e delle iniziazioni più segrete, protettore della madre e del bambino,  spesso presente nel momento del parto.

Possiamo sincreticamente ritrovarlo nel dio greco Pan o in Dioniso, Dei legati alla natura e ai misteri iniziatici.

Viene rappresentato mentre suona strumenti come l’ arpa o il tamburo, oppure come Dio guerriero pronto per sconfiggere i nemici,  ritrovandolo in amuleti di protezione.

Nel mio viaggio in Egitto dello scorso inverno ho avuto la fortuna di potere ammirare sue raffigurazioni nel tempio dedicato a Iside e Hathor a Philae e nel tempio di Hathor a Dendera, mentre ad Ibiza lo si può trovare al museo della necropoli del Puig des Molins, come vi avevo già raccontato in uno dei miei post.

Ibiza al giorno d’ oggi è conosciuta in tutto il mondo per essere un isola del divertimento, della musica e del piacere, quindi potremmo anche dire che possa avere un senso logico che fosse “battezzata” come l’ isola protetta proprio da un Dio che rappresentava e “incarnava” sulla terra queste caratteristiche.

L’ unica differenza che è importante considerare e che mi piace analizzare è la seguente. Nell’ antichità tutto era considerato e vissuto in modo spirituale, ed anche lo stesso piacere, l’ estasi, era vista come un mezzo di trasformazione ed iniziazione, quindi non puramente fine a stesso, come aimè  succede oggi, in cui vi non è coscienza su queste tematiche e una forte desacralizzazione.

Nonostante ciò sono felice di poter dire che la forte presenza di Bes, e anche di Tanit, della quale vi parlerò prossimamente, la possiamo vedere anche oggi nelle persone che hanno scelto di vivere sull’ isola per la sua magia, per la sua energia e per la sua natura, e che onorano questa terra portando avanti pensieri ed azioni sani, fondando centri di meditazioni, centri yoga e di crescita personale, ciascuno con un proprio tipo di percorso, ma con la consapevolezza degli aspetti invisibili che realmente governano il nostro mondo e il nostro universo.

Vi abbraccio e buona giornata.

Natalia

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Bes- Temple of Philae

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Bes- Museum de Ibiza

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Bes- Temple of Philae

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Bes- Dendera

Bes- Musée du Louvre

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Bes, artwork by Athon Veggi-The Book of Doors

Bibliography:

The Gods of the Egyptians- E. A. Wallis Budge

Enjoying Ancient Ibiza: the Cathedral’s Square

In this rainy day i decided to have a little walk in Dalt Vila to see the magnificent view of the Ibiza town from  the top of it, in the Cathedral’ s square.

You can go there by walk entering from Ses Taules Gate or you can reach it by car, as i did today because of the weather.

I would like to share with you some historical information about this monumental square to show you how many interesting and cultural  place we have on the island.

The Ibiza Cathedral, dedicated to Santa Maria Mayor better known as Our Lady of the Snows, is located at “Plaça de la Catedral” at the top of Dalt Vila,  Ibiza old town district and it is one of the island’s most notable landmarks!!

It was the first church to be established in Ibiza taking place in 1235, after the Christian conquest of the island upon a muslim mezquita.

The present church was built in the 16th century with the Gothic style and it has a bell tower with a trapezoidal ground plan and a polygonal apse with five chapels. In the 18th century the church was restored by Jaume Espinosa and Pere Ferro and in 1782 Pope Pius VI made the church the Cathedral of the island.

In the Cathedral’ s square there is the Archoelogical Museum, founded in 1907 but  temporarily closed for renovations, together with the Castle, the Bishop’s house, the Papal Court’s house and the old Lodge.

I have been there some years ago and i hope it will really love to appreciate again the important archeological finds from the prehistoric period to the medieval well preserved on it.

I will write soon a post about the other important archeological museum we have on the island, The museum of the Puig des Molins.

Today i was in Zara total look, a bit military style, but i feel it very feminine on it! Hope you like!!

🙂

In questa giornata un pò grigia e piovosa ho pensato di andare a fare una piccola passeggiata nella parte alta di Dalt Vila, dalla quale si può godere di un bel panorama su Ibiza città e sul porto.

Per raggiungere la Piazza della Cattedrale si può venire a piedi entrando nell’ antica fortezza del XVI secolo dal portale di Ses Taules, oppure in macchina fino alla parte più alta delle mura e raggiungerndo la piazza attarverso un tunnel suggestivo che attraversa la grande muraglia del Calvi.

Ho piacere in questo post di raccontarvi qualche aneddoto storico ed archeologico di questa piazza monumentale, soprattutto per presentare anche gli aspetti cutlurali di cui Ibiza è ricca, ma meno conosciuta.

La cattedrale di Ibiza, dedicata a Santa Maria Maggiore meglio conosciuta come Santa Maria delle nevi ( e mi ricorda l’ affresco nella chiesa di Santo Stefano a Bologna), si trova appunto nell’ omonima piazza nella parte più alta di Dalt Vila, l’ antica città fortezza di Ibiza, direi il punto di riferimento più importante che abbiamo sull’ isola ( e anche qua mi ricorda la mia Bologna con la Chiesa di San Luca).

Fu la prima chiesa costruita ad Ibiza nel 1235 dopo la conquista cristiana probabilmente sulle vestigia di una moschea araba.

La chiesa come la vediamo oggi fu costruita nel XVI sec. in stile gotico con il suo campanile,  la pianta trapezoidale e le cinque cappelle.

Nel XVIII secolo la chiesa fu ristrutturata da Jaume Espinosa e Pere Ferro e nel 1872 divenne ufficialmente la cattedrale di Ibiza.

Di grande importanza storica nella piazza vi si trova anche il museo archeologico di Ibiza e Formentera, oltre che il castello, il vescovado, la corte del papa e la vecchia mercato.

Il Museo che ovviamente è di mio interesse visti i miei studi universitari di storia ed archeologia, fu fondato nel 1907 e purtroppo è momentaneamente chiuso per ristrutturazioni. Mi ricordo che lo visitai tanti anni fa e rimasi colpita da tutte le anfore puniche e romane, statuette di tanit e altri reperti di grande importanza nella storia delle Baleari dalla preistoria al medioevo.

Sciverò presto un post dedicato a un altro museo di grande importanza sull’ isola, quello della Necropoli del Puig des Molins.

Oggi ero vestita con un total look di Zara, uno stile un pò militare, ma che grazie alle sue forme gentili e pallettes, ho trovato molto comodo, femminile e adatto al luogo che ho visitato. Spero vi piaccia!:)

 

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The Cathedral of Our Lady of the Snows

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Decoration upon the Cathedral’s entrance

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The archeological Museum, now closed. Look at the image of God Bes!

Jacquet, Trousers, Bag, Hat- Zara, Glasses- Prada, Shoes made in Italy