Uno smartphone per amico: 8 pensieri pratici, filosofici …e tecnologici per questo momento di isolamento.

Sono molto felice di condividere qui con voi nel blog una mia intervista pubblicata nella newsletter di questo lunedì per la Green tribe di Green Think .

Vi parlo di tecnologia, di spiritualità e di come il nostro smartphone può aiutare in questo momento che stiamo vivendo.

 Non esistono più distanze grazie al nostro smartphone, le sue applicazioni lo rendono un super eroe con nuovi poteri, pronto per attivarsi a seconda delle necessità ed aiutarci nei nostri progetti. Oggi la tecnologia, che lui rappresenta, è diventata la nostra compagna di viaggio che, se ben usata, diventa una nostra alleata nella vita quotidiana. 

  1. Uno smartphone per amico              Da molti anni lo smartphone è diventato il mio ufficio, la mia videocamera, la mia macchina fotografica, la mia calcolatrice, il mio programma di editing, ma anche il mio libro, il mio stereo, la mia tv. E’ come un assistente che ho istruito e “codificato” con i miei gusti e che ho imparato a gestire.L’ essere abili e preparati nell’ uso delle nuove tecnologie fa si che siamo noi a gestirle per i nostri progetti e non loro a sopraffarci, come Durga che cavalca la tigre.

                                                                                                                                                                                         

  1. La routine quotidiana.

Due parole: Equilibrio e disciplina.

In questo momento così particolare che stiamo vivendo sento che sia molto importante sapere gestire in maniera equilibrata la propria giornata poichè, essendo obbligati a stare in casa tutto il giorno, tutto dipende dalla nostra disciplina.

Il tempo è molto prezioso e in questi giorni di quarantena ho la sensazione che voli.

Cerco quindi di organizzarmi una routine quotidiana dividendola tra lavoro e nuovi progetti, cura del corpo (e attività materiali) cura della mente, e momenti piacevoli che posso vivere in famiglia.

E’ vero che nella situazione che stiamo vivendo lo smartphone gioca un ruolo fondamentale: mi aiuta a lavorare a distanza, a tenere rapporti con i miei colleghi o clienti, a creare progetti e presentarli, partecipare a tutorial, seguire workshops o vedere nuove conferenze.

Il mio smartphone ha applicazioni per fare ginnastica, danza, esercizi, yoga per mantenere il mio corpo sano ed in salute.

Grazie al mio smartphone posso avere sempre con me la musica che amo, belle immagini che mi emozionano, bei video che mi fanno sognare, e meditazioni guidate per calmare la mia mente.

 

  1. Vivere in un mondo nuovo: il digiuno.

Anche qui due parole: flessibilità e adattamento.

La grande dote da avere in questo momento è la flessibilità. Tutto è cambiato, il mondo che conoscevamo si è fermato.

Abbiamo davanti due scelte, o rimpiangere i momenti passati oppure adattarci e cercare di apprezzare tutto quello che di nuovo ci viene offerto nell’ istante presente.

E’ un momento in cui i viaggi non saranno più in luoghi lontani, ma dentro noi stessi, nella nostra casa, nella nostra personalità e nel nostro corpo che ora si devono adattare a nuove “regole”, a un nuovo paradigma.

Avete mai fatto un digiuno? Io feci il primo quando avevo 27 anni e mi trovavo a Barcellona, in un anno di profondi cambiamenti. Si stava avvicinando la fine del ciclo di Saturno.

Il digiuno fu per me una delle esperienze più straordinarie della mia vita: mi resi conto di quanto la mancanza di un fattore esterno, in questo caso il cibo, mi permise di scoprire quanta energia e vitalità avessi nel mio corpo, della chiarezza mentale che aumentava ogni giorno, del senso di gioia ed euforia del quale la mia mente godeva in ogni istante.

Cosa mi era mancato in quei 10 giorni?

Le abitudini: masticare, scandire la giornata con colazione, pranzo e cena, l’aspetto sociale legato al cibo.

Oggi stiamo vivendo una sorta di digiuno, un digiuno sociale,  digiuno dell’uscire, di viaggiare, di vedere gli amici, di andare a fare compere, di potere abbracciarci, baciarci, andare a prendere un caffè assieme, trascorrere momenti fuori con la nostra famiglia.

Perché quindi non vivere questo momento come un momento di rielaborazione, un momento in cui non aggiungendo dati esterni alla nostra vita, cerchiamo di trasformare quelli che già abbiamo tra le mani, fisicamente ed intellettualmente?

Avete presente il mago dei tarocchi che si ritrova con tutti gli elementi sul tavolo?

Proviamo ad essere all’ ascolto e darci la possibilità di scoprire quale sia il tesoro nascosto dietro questa prova. Perché c’è sempre un tesoro.

E tutto non sarà più come prima, sarà meglio!

 

  1. Il mio set: casa dolce casa

La nostra casa diventa il cuore pulsante di tutte le nostre attività: si trasforma nel luogo di lavoro, nella palestra, nella sala di yoga, nel tempio in cui meditare.

Createvi i vostri spazi e date il via alla creatività: spostate luci, mobili, divani, tappeti e create di volta in volta l’ambiente per la vostra pratica, come un set cinematografico che cambia a seconda della scena che volete mettere in atto.

Io vivo in una casa piccolina, ma con un po’ di fantasia sono riuscita, spostando luci e mobili a creare la mia inquadratura ideale, ovviamente dettata dal mio smartphone per potere registrare nuovi tutorial.

Adesso è il momento giusto per agire!

 

  1. Social connected

In questi giorni stiamo vivendo una realtà virtuale ancora più di prima, siamo in casa, abbiamo più tempo e soprattutto abbiamo il desiderio di condividere pensieri, emozioni, sentirci vicini ai nostri cari.

I social media sono diventati la nostra finestra sul mondo, luoghi di incontro virtuale si, ma pieni di emozioni e gioia.

Sapete che ho festeggiato il compleanno di una mia amica su zoom, torta e candelina compresa? Quanto abbiamo riso!!!!

Io lo ammetto, sono sempre stata una social lover, sia per lavoro che nella mia vita personale.

Ho sempre pensato che se usati bene, i social hanno grandissime potenzialità, sia per lavoro sia per condividere messaggi evolutivi.

Già ai tempi di Aestene, la mia associazione culturale con la quale organizzavo eventi a Bologna, facebook era favoloso per invitare le persone, creare contatti utili e per condividere ricerche.

Oggi con il mio blog “On Ibiza Clouds”, ne faccio un uso giornaliero, ma sempre cercando di mantenere il giusto equilibrio fra divertimento e lavoro.

I social possono concretizzare le nostre passioni in un lavoro, o rendere il nostro lavoro più appassionante.

Allora la domanda nasce spontanea: avete un progetto nel cassetto che il vostro smartphone e i social potrebbero aiutarvi a realizzare?

  

  1. Vi presento il Mojo

Ma andiamo al cuore pratico della nostra chiaccherata. Adesso vi racconto che cosa mi mancava nel mio percorso tra social e comunicazione.

Da sempre mi sarebbe piaciuto fare video per raccontare la mia isola, le mie esperienze, i miei viaggi e tante altre idee che mi balenavano per la testa, ma ero terrorizzata dalla parte tecnologica che questo avrebbe comportato: sapere filmare, avere basi di montaggio, la conoscenza delle luci, audio etc etc.

La soluzione a tutti i miei quesiti arrivò nel 2017 quando venni a conoscenza del Mobile Journalism o anche chiamato Mobile video making, cioè come trasformare il proprio smartphone in una telecamera professionale per filmare, montare e condividere i propri progetti.

Non avete idea della gioia che fu per me lo scoprire che avrei potuto realizzare da sola i miei video.

Il grande ringraziamento va ad Enrico Farro e Nico Piro, grandi maestri del giornalismo, del video e pionieri del movimento del Mobile Journalism in Italia.

Proprio grazie ai loro corsi ho vinto i miei limiti e le mie paure e ho potuto imparare e acquisire gli elementi utili che mi servivano nel mio percorso.

Pensate che nello stesso anno sono partita per il Nepal come volontaria per la Ong Via Oberta a Nepal e ho realizzato un documentario usando il mio smartphone.

Qui il link https://vimeo.com/249788531

 

  1. Ma passiamo all’ azione.

Partiamo da una idea, un progetto che vi piacerebbe realizzare, una passione che avete sempre avuto o una storia originale da raccontare.

Con tutti i mezzi di cui vi ho parlato potreste realizzare il vostro progetto: trovate un nome intrigante, pensate al target di persone che potrebbero essere il vostro pubblico, pensate ai social media da utilizzare, come realizzare il contenuto di cui avrete bisogno e trattate il vostro smartphone come l’ assistente speciale per concretizzare il tutto.…E passiamo ai video.

Il lavoro di preparazione per creare il vostro set è il momento più importante.

Ecco qualche piccolo consiglio pratico:

  • Approfittate della luce naturale che viene dalle vostre finestre: che vi illumini il volto e mai alle vostre spalle.
  • trovate un luogo stabile dove appoggiare il vostro telefono. Se avete un cavalletto meglio, senò via all’ ingegno, un mobile, uno sgabello, una sedia a seconda dell’altezza che vi serve. Se avete un selfie-stick potete usare la clip con il cavaletto visto che l’ attacco è universale.
  • Quando avete l’ inquadratura desiderata, osservate bene tutti i dettagli che vi appariranno. Siate perfezionisti e cercate armonia nell’ immagine.
  • Silenzio in sala: l’ audio è importantissimo nei vostri video. Un bel video con un brutto audio non vi sarà utile. Quindi prima di registrare, attenzione anche ai piccoli rumori, chiudete le finestre e le porte della stanza in cui siete.
  • Guardate in camera quando parlate, non dondolate con il corpo così da mantenere l’ inquadratura che avete deciso.
  • Mettete la modalità aereo per non essere disturbati.

Ognuno di noi ha una sua originalità e una vostra esperienza potrebbe essere di aiuto e fare piacere ad altre persone.

…E ciak si gira!!!

 

  1. Anitya, l’ impermanenza

Siete pronti al cambiamento? Vorrei concludere con un concetto che viene dalla tradizione buddista: Anitya, dal sanscrito, l’ impermanenza, che imparai meditando durante il ritiro di Vipassana.

Tutto è in una continua mutazione, niente è eterno, tutto è passeggero, non c’è nulla di costante se non il cambiamento.

La natura si trasforma in continuazione, gli eventi mutano in continuazione, l’ energia è in continuo movimento e anche noi lo siamo.

Cerchiamo di vivere questo momento che ci porta a dover uscire dalla nostra confort-zone abituale, a sentire paura, insicurezza,  con l’ idea dell’ impermanenza, che tutto si trasformerà, tutto cambierà mantenendoci saldi all’ eterno, sottile e puro che è dentro di noi, che in fin dei conti, siamo la tecnologia più evoluta del nostro universo.

E come disse Socrate: “Uomo, conosci te stesso e conoscerai l’ universo e gli dei”.

 

SAVE THE DATE!!!

Mercoledì prossimo 8 aprile 2020 alle 16h00 per una chiaccherata insieme su come usare al meglio il vostro smartphone.

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